Giro d’Italia 2017, Top/Flop del giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2017.
TOP
Omar Fraile: Il basco è uno che quando si pone un obiettivo difficilmente lo fallisce. Quella odierna era una tappa segnata con il cerchietto rosso dallo spagnolo ed il risultato si è visto con una splendida vittoria, dopo una giornata corsa in maniera perfetta. Oltre al successo per il corridore della Dimension Data arrivano anche diversi punti nella classifica per la maglia azzurra, dove ora si trova in seconda posizione a pari punti con il primo. E proprio la maglia dei GPM è il nuovo grande obiettivo per Fraile…
Mikel Landa: Segnali di rinascita dello spagnolo. Tatticamente forse poteva gestirsi meglio, ma dopo che nella giornata di lunedì si temeva potesse lasciare in anticipo il Giro fa sicuramente piacere vederlo fra i protagonisti. La sua speranza è quella di vincere una tappa e nella terza settimana ci sono diverse frazioni che possono sorridergli.
UAE Team Emirates: Non arriva la seconda vittoria in questo Giro d’Italia, ma la prova della squadra araba è sicuramente positiva. Rui Costa dopo aver perso tempo in classifica decide di provare con una bella azione nel finale insieme al compagno di squadra Petilli. L’ex Campione del Mondo poi con un grande numero si riporta su Rolland e Fraile, spendendo forse troppe energie e chiudendo alla fine con un secondo posto. E proprio grazie alla prova odierna Rui Costa risale posizioni in classifica e ora si ritrova a due minuti dalla Top10.
FLOP
Geraint Thomas: Il gallese questa mattina aveva dichiarato di non sentirsi benissimo ed alla fine i suoi timori si sono dimostrati validi. Quando Nibali prova un forcing è costretto a perdere contatto, chiudendo alla fine sul traguardo di Bagno di Romagna con 48 secondi di ritardo. Distacco che si accumula al ritardo accusato nella tappa del Blockhaus, rendendo quasi impossibile la rimonta del corridore della Sky per un piazzamento sul podio.
Steven Kruijswijk: Per lui vale più o meno lo stesso discorso fatto per Thomas, visto che si stacca quando Nibali aumenta il ritmo. Per l’olandese però non c’è la giustificazione delle conseguenze dopo una caduta essendo caduto prima dell’Etna, ma riuscendo in quel caso a ripartire subito senza problemi. Semplicemente il Kruijswijk di questo Giro sembra un lontano parente di quello ammirato dodici mesi fa ed il suo distacco da Dumoulin è già di sei minuti.
Tejay Van Garderen: Nominare per la seconda volta consecutiva l’americano fra i nostri flop sembra quasi come sparare sulla croce bianca, ma la sua prestazione odierna è veramente molto sotto le aspettative. Avrà sicuramente qualche problema fisico, ma staccarsi sulla prima salita insieme ad un velocista come Gaviria, con tutto il rispetto per il colombiano, sembra realmente troppo. Riesce poi a rientrare in gruppo, ma appena il ritmo aumenta nuovamente perde nuovamente contatto, concludendo la tappa ad oltre 21 minuti da Fraile.
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